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Ti ascolto e prego

Ascolta con la Chiesa il Signore che parla nella quotidianità delle persone e delle famiglie specie nella loro sofferenza.

Pregare con la memoria

........ Una storia, quella della "nostra relazione con Dio" che - ha ricordato Papa Francesco - "non incomincia il giorno del battesimo: lì è sigillata". In realtà essa comincia "quando Dio, dall'eternità, ci ha guardati e ci ha scelto".  Insomma è una storia che "inizia nel cuore di Dio". E dunque pregare significa "fare memoria della scelta che Dio ha fatto su di noi; fare memoria del nostro cammino di alleanza". Significa domandarsi se "questa alleanza è stata rispettata" oppure  no. E poichè fondamentalmente "siamo peccatori", pregare vuol dire soprattutto "fare memoria della promessa che Dio" fa a noi e che "mai delude", quella promessa "che è la nostra speranza".

Avviandosi alla conclusione Papa Francesco ha sottolineato che "questa è la vera preghiera", suggerendo che "umilmente" si pottrebbe "incominciare la nostra preghiera con il bel salmo 138" che è stato proclamato durante la liturgia della Parola: "Signore, tu mi scruti e mi conosci. Tu conosci quando mi siedo e quando mi alzo. Intendi da lontano i miei pensieri, osservi il mio cammino e il mio riposo. Ti sono note tutte le mie vie. Sei tu che  hai formato i miei reni e mi hai tessuto nel grembo di mia madre. Io ti rendeo grazie: hai fatto di me una meraviglia stupenda !". Perchè - ha commentato - "questo è pregare"

Papa Francesco - "Se si perde la memoria" - meditazione del 7 ottobre 2014

 

 

 

 

 

 

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