

Bergalla :"Figlioli, se siete nel dolore venite al mio Cuore. Io conosco le vostre amarezze. Ricordate, figlioli, che voi non siete soli, non siete abbandonati, non siete dimenticati, Io sono con voi sempre. Sappiate, figli, che il mio Cuore non ha mai misurato l'amore, sia con le anime buone, che verso i peccatori. Non stancatevi dunque, di pregare anche per essi, perché non vadano perduti. Figlioli, vi benedico di cuore e arrivederci al 5 aprile".
"Sotto il peso di tanti dolori e angosce vi siete portati vicino a Me. Figlioli,Io vedo e leggo in tutti i vostri cuori, ma quante volte per i vostri peccati, siete voi stessi l'ostacolo al compimento dei vostri desideri. Figlioli, siate prima di tutto, in intima amicizia con Gesù, e Lui sarà tanto generoso con voi. Benedico voi e quello che avete con voi. Ritornerò in settembre". Quando ha benedetto i fiori ha detto :"Chi ha vera fede, con questi fiori otterrà tante grazie".
Bergalla :"Figlioli cari, nell'acre tormento di questa vita moderna, nel frastuono di troppe voci, resta soffocata la Voce di Colui che veramente vi ama. Figlioli, troppe volte vi illudete di conquistare tutto e di bastare a voi stessi, mentre invece la vera conquista consiste nel possedere la gioia del cuore, ossia Gesù. Figlioli cari, pregate, ma veramente, con fervore, oggi stesso, perchè domani potrebbe essere troppo tardi. Sono gli ultimi miei ammonimenti. Arrivederci al 5 dicembre. Benedico voi, quello che avete con voi e i fiori".
In cielo comparve una sfera, poi un'altra che si fusero formando un'unità (si veda riprese super 8 del prof. Cotta) tra soffici nuvole.
"Figlioli, vi siete portati ai miei piedi per sentire le mie parole e ricevere le mie benedizioni. Sappiate, figlioli, che la vostra fede non deve consistere unicamente in questo poco tempo che io sono in mezzo a voi, ma sempre, tanto nelle gioie quanto nel dolore io vi sono sempre accanto. Abbiate dunque vera fede, ed io darò grandi grazie. Ricevete, figlioli, la mmia benedizione. Arrivederci al 5 maggio".